Giovanni Battista Buitoni apre il suo primo negozio di pasta nel lontano 1827 in un piccolo paese toscano in provincia di Arezzo, Sansepolcro. Trent’anni dopo, i suoi due figli espandono l’attività aprendo un laboratorio tutto loro poco distante e, nel primo decennio del ‘900, uno dei nipoti, Francesco, fonda la Società Perugina, allora solo produttrice di confetti, coinvolgendo così la Buitoni della produzione di dolciumi. Questa alleanza tra le due aziende continua anche negli anni a venire, grazie ai discendenti della famiglia Buitoni che creano una vera e propria sinergia con prodotti di qualità sia dolci che salati. Il pastificio, però, negli anni ’20 del secolo scorso attraversa un periodo d’instabilità economica e la prima filiale, quella creata dal fondatore, viene abbandonata dai proprietari. Questo, però, non ferma la sua espansione e nel ’34 apre la prima filiale estera in Francia. La crescita delle due aziende avviene quasi di pari passo e anche la Perugina apre filiali fuori dai confini, persino negli Stati Uniti: nel 1969 nasce la IBP (Industrie Buitoni Perugina), quotata persino in borsa, che le fonde in un’unica società. Purtroppo, la concorrenza e la conseguente crisi, porteranno la Buitoni a cedere le sue azioni,
nel 1988, a Nestlé che acquisisce gli stabilimenti di Benevento e Cuneo, dove si producono prodotti surgelati e paste ripiene. Lo stabilimento piemontese passa poi al gruppo Rana nel 2017.
Buitoni
