La gestione dei rifiuti in ambito edile non è solo una questione normativa, ma un nodo strategico che riguarda sostenibilità, efficienza, costi e reputazione aziendale. In Sardegna, come nel resto d’Italia, ogni impresa è tenuta a gestire correttamente ogni tipo di rifiuto, distinguendo tra urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi, e garantendo il giusto trattamento dei rifiuti fino al trasporto verso un centro di raccolta o al recupero e smaltimento.
Nel settore edile, le quantità di rifiuti prodotte sono notevoli. Non si tratta solo di calcinacci o rifiuti edili da demolizione: l’attività di cantiere genera anche rifiuti pericolosi, rifiuti industriali, rifiuti elettronici, rifiuti tossici e rifiuti derivanti da imballaggi, bonifiche e manutenzioni. La corretta gestione dei rifiuti è quindi un’attività complessa, che richiede competenza tecnica, rispetto della normativa e partner qualificati.
La normativa: cosa devono fare le imprese edili
Il riferimento principale è il D.Lgs. 152/2006, che rappresenta il pilastro normativo per la gestione dei rifiuti in Italia. Ogni impresa edile è chiamata a rispettare una serie di obblighi per garantire il corretto smaltimento dei rifiuti, siano essi urbani o speciali, pericolosi o non pericolosi, derivanti da attività di costruzione, demolizione o ristrutturazione.
Le azioni richieste includono:
- Individuare i tipi di rifiuti prodotti e classificarli correttamente tramite i codici CER, che permettono di stabilire il tipo di trattamento necessario (i codici contenuti nell’elenco CER vengono nella categoria dei rifiuti speciali);
- Annotare ogni movimentazione nei registri di carico e scarico, fondamentali per la tracciabilità;
- Compilare il formulario di identificazione del rifiuto (FIR), obbligatorio durante ogni fase di raccolta e trasporto;
- Affidare le attività di trasporto e smaltimento a soggetti autorizzati e iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali;
- Verificare che il trasporto verso un centro di raccolta o impianto di smaltimento sia effettuato nel rispetto delle normative ambientali;
- Conferire in discarica sia rifiuti pericolosi che non pericolosi seguendo le procedure previste dalla legge;
- Nei casi specifici, come il smaltimento rifiuti sanitari, smaltimento rifiuti industriali, smaltimento toner o smaltimento macerie, attivare le procedure e documentazioni dedicate.
La normativa prevede inoltre obblighi aggiuntivi nel caso in cui si tratti di smaltimento guaina bituminosa, lana di roccia, smaltimento cartongesso, smaltimento polistirolo o smaltimento pannelli fotovoltaici, rifiuti che per la loro natura richiedono attenzione maggiore e partner specializzati per garantire un corretto conferimento e recupero e smaltimento finale.
Tipologie di rifiuti nel cantiere
Una corretta gestione parte dalla capacità di individuare i tipi di rifiuti prodotti. In un cantiere edile si possono generare:
- rifiuti inerti da demolizione: cemento, mattoni, ceramiche;
- rifiuti industriali: legno trattato, metalli, plastica;
- rifiuti pericolosi: smaltimento guaina bituminosa, lana di vetro, lana di roccia, toner, smaltimento batterie;
- rifiuti sanitari (in caso di cantieri ospedalieri): smaltimento rifiuti ospedalieri, smaltimento rifiuti sanitari;
- rifiuti elettronici: quadri elettrici, sensori, apparecchiature;
- rifiuti organici o da potatura: smaltimento potatura piante;
- rifiuti da installazioni: smaltimento pannelli fotovoltaici;
- rifiuti da isolamento: smaltimento polistirolo;
- smaltimento cartongesso in caso di demolizioni interne.
Tutti questi rientrano tra i vari tipi di rifiuti che vanno trattati secondo regole specifiche. Il corretto smaltimento riduce i rischi ambientali e garantisce il rispetto delle leggi.
Le difficoltà nello smaltimento rifiuti in Sardegna
Molte imprese in Sardegna, soprattutto nelle province di Cagliari e Sassari, segnalano difficoltà legate a:
- distanza dagli impianti di trattamento dei rifiuti;
- tempi lunghi per ottenere le autorizzazioni;
- mancanza di informazioni sui codici di smaltimento rifiuti;
- responsabilità poco chiare nei subappalti;
- difficoltà nel disfarti di macerie o nella gestione dei rifiuti prodotti.
Soluzioni locali per il Sud Sardegna
Nel territorio del Sud Sardegna è possibile affidarsi a realtà locali che offrono lo smaltimento rifiuti speciali Sud Sardegna, come partner ideale per chi ha bisogno di smaltire i rifiuti edili in modo conforme e tracciato.
Il loro servizio comprende:
- l’intervento di smaltimento rifiuti pericolosi e non;
- raccolta e trasporto con mezzi autorizzati;
- gestione documentale e burocratica;
- servizio di smaltimento carta, pneumatici, olio motore, olio da frittura, metalli, terra;
- consulenza per utilizzato il servizio di smaltimento secondo normativa.
Verso un’edilizia sostenibile
Un’edilizia moderna non può prescindere dalla sostenibilità. Ogni impresa dovrebbe:
- gestire correttamente i materiali;
- ridurre la produzione dei rifiuti che produce la compagnia;
- puntare al recupero e smaltimento differenziato;
- Chiedere il servizio di smaltimento più adatto;
- formare il personale sul carico dello smaltimento e la selezione dei materiali.
La gestione dei rifiuti può diventare un vantaggio competitivo e un elemento distintivo in fase di gara. Saper come funziona lo smaltimento rifiuti speciali, quali tipi di rifiuti che produce un cantiere, e a chi affidarsi per l’intervento comprende inoltre lo smaltimento è oggi essenziale per lavorare con efficienza, sicurezza e nel rispetto delle regole.