Come investire in criptovalute oggi, tra volatilità e inflazione

Nessuno può negare l’importanza che hanno avuto le criptovalute nell’incredibile crescita degli investimenti online a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi anni. Le impressionanti corse fatte dal Bitcoin nel passato hanno portato molti investitori e semplici curiosi ad interessarsi al mercato delle valute digitali, che è formato da un numero molto alto di progetti. Finora il 2022 non è stato un anno particolarmente positivo per il comparto, anzi.

Dopo i record dello scorso novembre, il mercato criptovalutario ha attraversato diversi mesi di buio che lo hanno portato a perdere due terzi del suo valore complessivo di capitalizzazione. Ma questo periodo, reso ancora più complicato dall’altissima volatilità e dall’inflazione alle stelle, non ha spento l’ottimismo degli esperti, che continuano a prevedere una rapida ripresa: considerando i prezzi scontati attuali, forse investire in criptovalute oggi non è un’idea così malvagia.

La ripresa del mercato criptovalutario tra inflazione e volatilità

La fiducia degli analisti inizia a trovare qualche riscontro concreto. La prima metà dell’anno è stata davvero pessima per le criptovalute, con un secondo trimestre che è stato particolarmente turbolento. Anche durante quel periodo ci sono stati dei timidi tentativi di ripresa, subito annullati da cadute anche più nette: la volatilità è da sempre un tratto distintivo del mercato criptovlautario, ma ultimamente è stata ancora più evidente.

Nell’ultimo trimestre però ci sono stati dei segnali un po’ più confortanti: il valore di capitalizzazione del mercato è ancora al di sotto dei mille miliardi di dollari, ma ha registrato un aumento superiore all’8%; è un dato che non può essere sottovalutato. Per tenere sotto controllo la quotazione delle varie criptovalute in tempo reale è possibile visitare il portale specializzato Criptovalute.io: clicca su questo sito per conoscere l’andamento dei diversi crypto asset e come investirci.  

Cosa potrà accadere nei prossimi mesi?

I dati dell’ultimo trimestre, come detto, sono confortanti: è ancora un po’ troppo presto per poter affermare che si è finalmente arrivati ad una svolta definitiva, ma almeno c’è la certezza che il mondo crypto è ancora vivo. Impossibile fare previsioni precise sull’evoluzione del prossimo futuro: qualcuno è convinto che il Bitcoin possa arrivare a 100.000 dollari di valutazione molto presto, ma più realisticamente la maggior parte degli analisti pensa che entro la fine dell’anno la regina delle monete digitali possa riportarsi oltre i 30.000 dollari.

Bisogna poi considerare che non abbiamo ancora potuto apprezzare del tutto gli effetti di The Merge di Ethereum, operazione che ha segnato un momento di svolta per l’intero settore. Ma al di là dei soliti nomi, molti investitori si sono concentrati sulle criptovalute emergenti, cercando di individuare i progetti che anno un reale potenziale di crescita: per capire quali sono non bisogna limitarsi a seguire l’hype, ma è necessari studiare a fondo il progetto e le sue possibili applicazioni pratiche.

Come e perché investire in criptovalute

Molti pensavano che le criptovalute, essendo staccate dalla finanza tradizionale ed essendo disponibili in quantità limitata, potessero diventare un buon bene rifugio per proteggere i capitali dall’inflazione. Finora non hanno dimostrato di avere questa capacità, ma bisogna seguire con attenzione gli sviluppi che ci potranno essere molto presto anche a livello di regolamentazione di un settore che finora è stato un po’ troppo fumoso e “anarchico”.

Per investire in criptovalute ci sono due opzioni: o si procede con l’acquisto della moneta digitale, scambiandola con moneta corrente, oppure si negoziano i CFD che le hanno come sottostante. L’acquisto si può fare tramite le piattaforme degli exchange, mentre le operazioni con i contratti per differenza si possono eseguire attraverso le piattaforme di trading online messe a disposizione dai broker regolamentati.

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