Dog sitter a Roma

Nessun padrone vorrebbe mai separarsi dal suo amatissimo cane, eppure in determinate circostanze può essere costretto a farlo. Quando si verificano occasioni del genere è importante poter contare sull’apporto di una figura di fiducia a cui affidare il proprio amico a quattro zampe. Ci si potrebbe rivolgere ad un amico o ad un parente, ma non è detto che abbiano le giuste competenze per creare una buona relazione con l’animale e soprattutto non c’è la certezza che sappiano come comportarsi nelle eventuali emergenze. Meglio rivolgersi ad un professionista: scopriamo come scegliere un dog sitter a Roma.

Che caratteristiche deve avere il dog sitter ideale?

Il dog sitter può essere definito come una sorta di padrone di scorta: pensare che il suo lavoro si limiti a portare il cane a fare una passeggiata è molto riduttivo. Il dog sitter deve essere capace di curare tutte le esigenze del cane in assenza del suo padrone: igiene, salute, passeggiate, gioco, alimentazione, socialità e così via. Si tratta di un ampio ventaglio di competenze: per questo motivo la persona a cui affidare il proprio animale durante un’assenza non può essere scelta a caso. Fondamentalmente per trovare la figura giusta bisogna guardare con grande attenzione a tre fattori:

L’esperienza è sicuramente il primo aspetto di cui si deve tenere conto. I professionisti qualificati che svolgono da tempo questo lavoro offrono senza dubbio maggiori garanzie. Non vogliamo dare contro alle nuove leve, anzi, però è normale che in alcune situazioni è meglio andare sul sicuro.

Le referenze possono essere il biglietto da visita di un buon dog sitter a Roma. Chi svolge bene il suo lavoro viene premiato dai suoi clienti con la fidelizzazione, ma anche con il passaparola. Le recensioni online sono diventate un elemento fondamentale praticamente per qualsiasi tipo di scelta, e quella relativa al dog sitter non fa eccezione.

Le certificazioni; è importante chiarire un punto: non ci si può improvvisare dog sitter da un momento all’altro. Avere la passione per gli animali ed essere amanti dei cani sono elementi indispensabili, ma non sono sufficienti. Per riuscire a sostituire il padrone in tutto e per tutto è necessario avere delle competenze che si raggiungono solo con un’adeguata preparazione e che si affinano con l’esperienza. Per questo è importate chiedere al potenziale dog sitter quali sono le certificazioni di cui è dotato.

Come scegliere un dog sitter a Roma

Per trovare un dog sitter a Roma esistono diversi strumenti. Il web è una miniera di risorse inesauribile e viene in soccorso anche dei padroni che sono alla ricerca di una persona a cui affidare il loro cane durante le loro assenze. Ci sono dei portali specializzati che consentono di effettuare una ricerca all’interno di una determinata zona: ogni dog sitter iscritto alla piattaforma ha il suo profilo con una descrizione, l’elenco dei servizi offerti e le recensioni degli utenti. La ricerca è facile da eseguire e può essere fatta anche tramite dispositivi mobile. Chi non si fida o non ha particolare dimestichezza con le soluzioni più tecnologiche può seguire strade più tradizionali. Per prima cosa può chiedere un consiglio al veterinario di fiducia: spesso chi fa questo mestiere conosce i nomi ed i contatti di quelli che reputa i migliori dog sitter; in alternativa ci si può mettere in contatto con le associazioni animaliste o ambientaliste della zona, che di sicuro sapranno consigliare persone affidabili e competenti.

Insomma, scegliere un dog sitter a Roma non è facilissimo, ma non è neanche un’impresa impossibile. E poi per il bene del nostro cane siamo disposti a fare di tutto, no? Ad ogni modo la selezione del padrone di riserva è solo la prima fase: prima di lasciargli l’animale è necessario confrontarsi con lui per “presentarlo” al cane, ma soprattutto per fornire tutte le informazioni indispensabili: il dog sitter deve sapere qual è il carattere dell’animale, qual è la sua routine quotidiana, quali sono gli orari per i pasti e le passeggiate, quali sono i giochi preferiti ed i comandi da impartirgli, quali sono le eventuali patologie di cui soffre e le medicine che deve assumere, qual è l’alimentazione che deve seguire.

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