La Gazzetta dello Sport

La Gazzetta dello Sport (chiamata anche con i nomignoli Gazza e Rosea per via del tipico colore rosa) è il primo quotidiano sportivo italiano per diffusione, oltre che essere il più longevo in Europa nel suo settore. Il giornale, con sede a Milano, è il sesto quotidiano per diffusione sul territorio italiano.

La storia della Gazzetta dello Sport è legata alla storia della Milano e dello sport italiano del XIX secolo. All’epoca, infatti, le testate sono, a differenza di come le intendiamo noi oggi, per lo più specializzate in determinati sport.

Le origini della Gazzetta dello Sport

Gli albori sono rappresentati dal settimanale Il Ciclo che, nel 1893, viene pubblicato dal Corriere della Sera per strappare lettori al Secolo di Raffaele Sonzogno che è il giornale più letto in città. Il progetto ha successo fino ad arrivare alla tiratura di 25 000 copie, ma Sonzogno risponde subito con il Ciclista, diretto da Eliso Rivera. L’ambizione di Sonzogno, però, non si ferma qui e chiama Eugenio Camillo Costamagna (direttore de La Tripletta) per iniziare un nuovo progetto che si rivela vincente. Rivera e Costamagna iniziano a lavorare a un giornale che si occupi di tutte le discipline sportive ( e non solo al ciclismo) con periodicità bisettimanale.

Il nome del giornale è Gazzetta dello Sport e ha sede nei locali forniti da Sonzogno, in via Pasquirolo alle spalle del Duomo di Milano. La redazione è composta da 5 persone, mentre il numero dei collaboratori esterni è molto alto. Le uscite settimanali sono fissate il lunedì’ e il venerdì, ovvero nei giorni precedenti e successivi alle gare sportive in programma nel weekend.

La Gazzetta dello Sport è quindi il primo giornale italiano a trattare tutte le discipline sportive, superando il concetto di rivista specializzata. Il primo numero riesce nell’impresa di vendere tutte le 20 000 copie stampate, superando anche i progetti precedenti dei due fondatori: Il Ciclista e la Tripletta.

Dal 1° gennaio 1897 scompaiono i nomi dei due progetti dalla sottotestata e il giornale prende ufficialmente il nome che ha mantenuto fino ai giorni nostri. Rivera e Costamagna, inoltre, decidono di abbandonare i vecchi progetti per concentrarsi interamente al progetto de La Gazzetta dello Sport.

Il tipico colore rosa

Uno dei motivi per cui La Gazzetta dello Sport è celebre in tutto il Mondo è il suo caratteristico colore rosa che fa il suo esordio il 2 gennaio 1899. Nello stesso anno il giornale inizia ad aumentare il numero delle uscite.

Nel 1902 la tiratura passa a 30 000 copie, ma per passare alla pubblicazione quotidiana bisognerà aspettare il 1907 quando, in occasione della Mostra del Ciclo e dell’Automobile in programma a Milano, il giornale esce per tutti i quindici giorni della manifestazione toccando una tiratura di 102000 copie.

Continuano intanto le organizzazioni di manifestazioni sportive (soprattutto ciclistiche) come il Giro di Lombardia e la Milano-Sanremo che, da lì a poco, entrano a far parte del programma internazionale di ciclismo.

Il Giro d’Italia ciclistico e motociclistico

Nel 1908 la Gazzetta diventa trisettimanale. Nello stesso anno il giornale organizza il Giro d’Italia di ciclismo che viene annunciato il 24 agosto, battendo sul tempo il Corriere della Sera.

Nel 1913 la Gazzetta cambia società editrice e trova quindi i fondi necessari per lo sviluppo del giornale. Castamagna viene sostituito alla direzione del giornale prima da Arturo Mercanti e successivamente da Edgardo Longoni.

Dopo l’organizzazione del primo Giro d’Italia di ciclismo è anche il turno di quello motociclistico che prende il nome di “Circuito d’Italia” e a cui partecipano ben 56 concorrenti.

Gli anni della Prima Guerra Mondiale vedono la chiamata alle armi di tutti i redattori e quindi il giornale torna ad vere un’uscita bisettimanale. Nel 1919 (terminata la guerra) la Gazzetta riprende l’attività e il 15 maggio diventa un quotidiano.

Gli anni a cavallo delle due guerre

La Gazzetta nel 1921 si trova davanti alla decisione di dover tagliare buona parte delle notizie calcistiche che, quotidianamente, informavano i lettori di ogni amichevole o partita su territorio italiano. Il giornale decide quindi di eliminare tutti gli spazi concessi gratuitamente dedicata agli enti federali calcistici nazionali e regionali.

Nel 1922 nasce l’edizione sud che viene editata nella redazione romana della Gazzetta.

Le limitazioni imposte nel periodo fascista, dato che Il Corriere dello Sport viene eletto come organo ufficiale del CONI, spingono la Gazzetta a pubblicare molte notizie sulle squadre minori conquistando quindi una larga fetta di pubblico interessato al calcio minore.

Nel biennio finale della guerra (1944-1945) la redazione è ridotta ai minimi termini e il giornale esce solo il lunedì. Sono gli anni in cui abbandona il colore rosa per essere stampato su carta bianca, vista la mancanza della materia prima. Una volta terminata la Seconda Guerra Mondiale, la Gazzetta torna in edicola il 2 luglio 1945 ed esce due volte la settimana fino al 1° ottobre quando, riacquistato il colore rosa, torna a essere un quotidiano.

Dagli anni ’80 ai giorni nostri

Negli anni ’50 inizia la direzione di Giuseppe Ambrosini che, con Gianni Brera, porta la Gazzetta a usare una scrittura meno mirata a fare effetto sul pubblico, ma più incentrata sull’informazione pulita e precisa.

Nel 1961 Gualtiero Zanetti subentra a Giuseppe Ambrosini. Il giornale mantiene una linea essenziale e ha unico obiettivo quello di informare e riportare tutte le notizie senza fronzoli.

Nel 1970 la televisione inizia a prendere il sopravvento sull’informazione scritta e quindi la Gazzetta si deve adeguare. Sul piccolo schermo arrivano trasmissioni come 90° minuto che mostrano le immagini delle gare e dei protagonisti e la stampa deve quindi fornire un servizio di approfondimenti sui temi caldi del weekend sportivo.

Nel 1977 l’editore Rizzoli mette in atto un forte potenziamento del giornale che porta all’apertura di numerosi centri stampa in teletrasmissione per permettere la distribuzione sempre più rapida del quotidiano.

Negli anni ’80 la Gazzetta attraversa un gran periodo iniziando a essere distribuita anche in America e in Cina in modo sperimentale. Nel 1982 e nel 1983 diventa il primo quotidiano italiano, scalzando il Corriere della Sera.

Gli anni ’90 hanno come obiettivo quello di confermare la supremazia della Gazzetta dello Sport tra i quotidiani sportivi nazionali e, proprio per questo motivo, vengono lanciati diversi supplementi per offrire ai lettori nuovi contenuti e approfondimenti come nel caso de La Gazzetta dello Sportivo, La Gazzetta dello Sport Magazine e Sportweek (che esce il 12 febbraio 2000).

Negli anni duemila sono poche le modifiche che vengono praticate al giornale e il 10 luglio 2006, all’indomani della vittoria dei Mondiali di calcio dell’Italia, fissa il nuovo record di tirature di copie di un giornale: 2 302 808 copie.

La versione attuale è impostata sul taglio dei tabloid ed è molto rinnovata per essere al passo coi tempi. Oltre alla copia tradizionale che si trova quotidianamente nelle edicole, si può anche consultare il sito che è sempre in continuo aggiornamento con notizie live che riguardano tutti gli sport.

Sito web e applicazione per notizie in tempo reale e probabili formazioni

Sul sito ufficiale gazzetta.it è possibile consultare tutte le notizie in tempo reale di calcio, basket, tennis, ciclismo e tutti gli altri sport, per essere sempre aggiornati! Il sito web è strutturato in varie sezioni, tra le quali vi è anche quella relativa alle Probabili Formazioni, una delle pagine web più visitate in assoluto, aggiornata anch’essa in tempo reale, con le ultime dai campi, le informazioni estratte dalle interviste agli allenatori, infortuni e squalifiche. Oltre al sito web è disponibile anche l’applicazione Gazzetta, su cui è presente anche una sezione Gazzetta +, la quale è a pagamento, su cui è possibile trovare interviste esclusive e approfondimenti riservate solo a chi effettua l’abbonamento.

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